i poliziotti della mente

Ci possono fare ciò che vogliono perché sanno che non possiamo difenderci.

Non ti puoi opporre, perché opporsi è considerato ulteriore segno della malattia.

Non puoi dire che un farmaco ti fa male, sei considerato pazzo, non in grado di capire di cosa hai bisogno.

Se poi dici che non sei malato ma che soffri per qualche situazione contingente allora sei ancora più grave perché non ti rendi conto della tua malattia.

Le tue scelte non ti appartengono più, perdi ogni credibilità perché sei considerato il matto, che non sa quello che dice, delira.

Quello che dici o che fai non ha valore, anzi viene strumentalizzato per essere usato contro di te, a prova della tua malattia mentale.

Non può essere lo psichiatra a sbagliare,  egli è autorevole, attendibile e di indubbia moralità.

Il “delirio di persecuzione” sarà usato come scusa per farci sbranare psicopillole e gocce, che ci prescrivono come fossero caramelle.

Ci viene insegnato che le emozioni negative come paura, tristezza, angoscia, persino la rabbia, sono malattie. E per questo da curare.

Ci viene insegnato che si deve essere sempre contenti e attivi, tirare avanti in qualsiasi circostanza ed essere come gli altri ci vogliono, altrimenti non siamo normali,  e sarebbe meglio rivolgersi a uno psichiatra.

È una privazione del diritto di gestire la propria vita. Se in carcere si è accusati di un reato, qui si è accusati di un pensiero, non c’è un processo, non si ha diritto ad una difesa.

Vogliono chiamarsi medici dell’anima ma sono i poliziotti della mente.

Il fine non è il nostro benessere, ma il controllo e la repressione delle manifestazioni esterne delle nostre sofferenze.

 

scarta la gente!

i precari non esistono.

la gente sì.

la gente ha fretta.

la gente non ce la fa.

Scarta la gente!

il sabato pomeriggio in centro, sui marciapiedi, al supermercato, all’entrata della metropolitana, all’uscita della metropolitana,  sulla metropolitana quando si è colti da improvvisi attacchi di misantropia acuta, in farmacia o in coda alle poste.

la gente è ovunque,                                                                                                                            e non ce la fa.

scartala!

su federica e minerva

 

federica->mano amica

minerva->mano di riserva

se sei destro usi federica e ti aiuti con minerva.

se sei sinistro usi minerva e ti aiuti con federica

se sei AMBIDESTRO usi federica e minerva fa il coro

se sei ambisinistro usi minerva e federica fa il coro

viva la comune, viva coloro che vorrebbero essere ambisinistri e si esercitano con costanza e determinazione.

 

della politica e della POLITICA

POLITICA  > tecnica dell’organizzazione della decisione. La decisione può
essere sia personale che collettiva.

politica  > tecnica dell’organizzazione della cooperazione. La cooperazione può
essere sia personale che collettiva.

La POLITICA e la politica condividono il fatto di essere tecnica dell’organizzazione. È possibile che talvolta condividano i risultati e quindi tutti gli obbiettivi necessari e sufficienti per il perseguimento di questi risultati.

È altresì un fatto che politica e POLITICA non condividono una visione complessiva
su come quelle macchine amanti e calcolanti, che sono gli uomini e le donne, vivono la loro vita.

Infatti decisione e cooperazione differiscono dalla modalità con la quale si rapportano al meccanismo della delega.

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